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Nausea in Chemioterapia

CHEMIOTERAPIA

Negli ultimi 50 anni, la chemioterapia ha svolto un ruolo fondamentale nel trattamento di numerose forme di tumori. Consiste nella somministrazione di farmaci per distruggere e impedire la riproduzione delle cellule tumorali.

Tali farmaci, diffondendosi attraverso il sangue, sono in grado di raggiungere le cellule presenti in qualsiasi parte del corpo intaccando spesso anche le cellule sane dell’organismo e causando così spiacevoli effetti collaterali tra cui nausea e vomito.



RADIOTERAPIA
Oggi circa il 60% dei tumori diagnosticati necessita di un trattamento radiante. In radioterapia vengono utilizzate radiazioni in grado di danneggiare le cellule tumorali o comunque proliferanti, localizzate nell’area interessata al trattamento. 
Le cellule colpite dalle radiazioni vengono successivamente distrutte ed eliminate dall’organismo.

Anche una parte delle cellule sane situate nelle vicinanze della neoplasia o attraversata dal fascio delle radiazioni, viene inevitabilmente colpita, dando origine ad effetti collaterali o complicazioni, che variano in funzione dell’area corporea trattata.

Se la zona irradiata è in prossimità dello stomaco o direttamente al cervello, spesso insorgono nausea e vomito (RINV–Radiation-Induced Nasuea and Vomiting).



TERAPIE ANTI-NAUSEA NON FARMACOLOGICHE
Sono sempre più utilizzate l’agopuntura e l’acupressione con i bracciali P6 Nausea Control®, da indossare sia in abbinamento con l’agopuntura, sia come terapia alternativa.

La stimolazione del punto di agopuntura P6 aiuta a ridurre la nausea e il vomito causati dai trattamenti oncologici. L’utilizzo di P6 Nausea Control® è un’alternativa.

La somministrazione di terapie antitumorali annovera svariati effetti collaterali. I più frequenti sono nausea e vomito.
Tale disturbo collaterale non si presenta sempre nella stessa modalità, anzi, per comprendere meglio come affrontare ed eventualmente contrastare il disagio è stata redatta una specifica classificazione. Nausea e vomito da chemioterapia sono infatti classificati in acuti, ritardati, anticipati e refrattari.
Sotto la categoria “acuti” troviamo sintomi che si presentano immediatamente dopo la somministrazione della chemioterapia, ma che regrediscono nell’arco di 24h dal trattamento. In questi casi la sensazione di nausea raggiungerà il suo picco in genere dopo 5-6 ore dal trattamento.

Nella categoria “ritardati” rientrano invece i sintomi che si presentano una volta trascorse 24 ore dal trattamento. L’entità di tale ritardo dipende in gran parte dal tipo di medicinale utilizzato. La nausea potrà presentarsi anche dopo 48 ore dalla somministrazione e durare fino ai 7 giorni successivi.

Della categoria “anticipati” invece fanno parte tutti i casi di nausea e vomito che si presentano prima della somministrazione. Questi sono di origine principalmente psicologica, in quanto il paziente, influenzato da esperienze precedenti, pensa che insorgeranno tali disturbi.
Vengono invece classificati come “refrattari” i casi in cui il paziente, a prescindere dal numero di chemioterapie a cui è già stato sottoposto, accusa nausea e vomito nonostante le terapie antiemetiche in corso.

Qualora si opti per il trattamento di nausea e vomito tramite acupressione, utilizzando i bracciali P6 Nausea Control® è importante tenere traccia dei tempi con cui si presenta il sintomo, per poter indossare i bracciali con qualche ora di anticipo e poterne così prevenire l’insorgere.

Nausea e vomito sono di fatto gli effetti collaterali più diffusi connessi alle terapie oncologiche, infatti molte persone trattate prova nausea e vomito durante la chemioterapia1. Tali sintomi possono essere molto fastidiosi per la vita del paziente, causando disidratazione, difficoltà di concentrazione e una guarigione più lenta delle ferite.

Perché nausea e vomito insorgono durante la chemioterapia?
È bene sottolineare che nausea e vomito non sempre sono connessi tra loro: la nausea può infatti presentarsi senza essere seguita da vomito.
Quanto alle cause, nei pazienti oncologici nausea e vomito possono presentarsi sia come effetto collaterale della chemioterapia o radioterapia (o di altre medicine), in modo particolare in relazione a dosaggi elevati e/o brevi intervalli tra una somministrazione e la successiva, ma anche come sintomo della malattia stessa o di altri fattori in corso. Si ritiene che la sostanza chemioterapica stimoli sia la specifica area del cervello considerata il centro del vomito, sia il tratto gastro intestinale danneggiando le cellule dell’intestino tenue e generando così un rilascio del messaggero chimico che invia uno stimolo di vomito al cervello.

Come contrastare nausea e vomito durante la chemioterapia?
A prescindere dalla causa specifica di nausea e vomito, è possibile utilizzare i bracciali anti nausea che agiscono direttamente sulla percezione del sintomo attraverso l’acupressione del punto P6 (Neiguan) dell’agopuntura cinese.
La stimolazione di tale punto, che si trova poco sotto i polsi, attraverso il corretto posizionamento del bottone di pressione presente all’interno dei bracciali antinausea, permette di placare i sintomi di nausea e vomito durante la chemioterapia.

Nausea e vomito insorgono in soggetti trattati con dosi standard di radiazioni sull’addome e si manifestano 1 o 2 ore dopo il trattamento.

I fattori differenzianti dipendono soprattutto dall’organismo, dalla quantità e dalla frequenza di radiazioni. I pazienti che ricevono una larga dose di radioterapia hanno un rischio maggiore di nausea e vomito rispetto a coloro che la ricevono in dosi frazionate.

Quando l’area del corpo irradiata include un’ampia parte dell’apparato digerente, in particolare dell’intestino tenue, la possibilità di nausea e vomito è maggiore.

La combinazione di radioterapia e di chemioterapia inoltre aumenta la possibilità di nausea e vomito. Una delle terapie non farmacologiche per prevenire la nausea è l’acupressione con i bracciali P6 Nausea Control®